Gli eremi del monte Soratte

Gli eremi del monte Soratte

Nell’attesa della 1° Scarpinata della Teverina, vi proponiamo questa interessantissima attività:

Trekking di circa 8km da Sant’Oreste fino alla cima del monte Soratte lungo un interessante percorso storico-naturalistico.
Appuntamento ore 10,00 a Sant’Oreste in viale Europa, di fronte al chiosco turistico (il parcheggio per le auto è a pochi passi).
L’escursione finirà nel primo pomeriggio quindi è previsto una sosta per il pranzo (rifornirsi di pranzo al sacco).
quota di partecipazione: 10,00 Eur.


per la prenotazione inviare una email all’indirizzo: iscrizioni@tusciatrekkingexperience.it

 

Descrizione

Isolata vetta a Nord di Roma, il Monte Soratte è stato per secoli il rifugio di chi, in fuga dalla città Santa, cercava nella tranquillità e nel silenzio, alimento alla vita spirituale. Così molti eremi e luoghi sacri sorsero nella montagna, dando vita ad un ambiente che unisce storia e natura come pochi altri nel Lazio.

Da Sant’Oreste si sale su via San Benedetto del Soratte, dove è l’imbocco della stradina che conduce al Convento di Santa Maria delle Grazie. Il percorso è cadenzato da luoghi di culto, seguendo i quali è impossibile perdersi. Appena il tracciato svolta a destra si trova la cappella di Sant’Anna. Qui si incontra una sbarra, da superare per passare poi una cava ove è la grotta di Santa Lucia e, più avanti la cappella di San Sebastiano. In corrispondenza della seguente cappella, l’Annunziata degli Alberoni, ha inizio a sinistra il sentiero degli eremi (indicato da un cartello e poi da segnavia rossi).
La salita, all’interno di un bosco di lecci conduce, dopo una ripida discesa ed una ulteriore salita a sinistra, alla chiesa di Santa Lucia. Poi il sentiero ridiscende gradatamente verso l’eremo di Sant’Antonio. Da qui alcuni tornanti in salita conducono al Convento di Santa Maria delle Grazie.
Dal piazzale vicino al convento ha inizio il sentiero che conduce alla cima della vetta (m. 691). Si sale, toccando l’eremo di San Silvestro, fino a raggiungere il Sasso di San Nonnoso, sperone di roccia che si affaccia sulla Flaminia. Proseguendo si incontra un bivio e si tiene la sinistra per salire verso i ruderi medioevali della Casaccia dei Ladri.

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