I romitori sul Fiora

I romitori sul Fiora

Suggestiva visita a due romitori sul fiume Fiora.

Sabato 2 Settembre alle ore 8:30 appuntamento presso Farnese in corso Vittorio Emanuele (di fronte al palazzo del Comune), da lì partiremo con mezzi propri alla volta delle rive del fiume Fiora dove visiteremo i romitori di Ripatonna Cicognina e Poggio Conte.

Per primo visiteremo il romitorio di Ripatonna Cicognina eremo costruito su tre diversi livelli e incastonato nella parete di roccia verticale. Questa struttura scavata nella parete rocciosa può essere raggiunta inerpicandosi per un breve ma erto sentiero fra i rovi. Il nome e la presenza di una cella di isolamento ha fatto pensare che questo manufatto possa essere servito per accogliere un Vescovo accusato di eresia.Ripatonna Cicognina è il più grande degli eremi di questa zona (e in effetti assimilabile a un monastero), organizzato in diverse camere comunicanti e con una chiesa con ancora tracce di affreschi; buona parte della struttura è stata scavata nella viva roccia, sfruttando comunque anche alcune grotte naturali, e ricorrendo anche a opere in muratura, che ne collocano la datazione tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo.

Subito dopo una breve camminata lungo un sentiero sull’argine del Fiora ci porterà al Romitorio di Poggio Conte,  nella Località Chiusa dell’Armine, che è posto quasi a strapiombo su un dirupo. La chiesa presenta due ambienti quadrangolari, con copertura a cupola quello d’ingresso con pilastri, montanti, capitelli e, quello di fondo, ha una volta a crociera ed un’abside con resti di un affresco raffigurante due santi mitrati, forse S. Colombano e S. Savino. Il primo locale è quadrilatero e chiuso da una volta cupoliforme con disegno floreale, “sorretta” da 4 pilastri a fascio con capitelli cubici. Uno dei capitelli presenta un triangolo con il vertice verso il basso inciso… questo ha portato una schiera di studiosi a pensare a simbolismi templari…

La volta a crociera è senza chiave e con costoloni terminanti in lobi con pitture geometriche, floreali e con motivo sessuale. Tanti elementi che la fanno datare al XIII secolo… L’abside è a terminazione rettilinea e presenta 3 sedili di cui lo scranno centrale è a nicchia cuspidata…al centro resti di un altare…

Tutte le realizzazioni sono di ispirazione gotico-cistercense e interamente scavate a mano. Disegni floreali e immaginari, ancora oggi fortemente colorati, e quanto rimane di alcune figure di santi e apostoli danno ai locali un fascino unico. L’ambiente d’ingresso era decorato da un grande ciclo di affreschi del XIII secolo, comprendente le figure dei dodici apostoli e del Redentore. Di questo ciclo, trafugato nel 1964, sono stati recuperati soltanto sei pannelli, oggi esposti nel Museo civico archeologico di Ischia di Castro.

Nelle immediate vicinanze i locali scavati nella roccia e quanto rimane dell’insediamento monastico insieme ad alcune tombe a camera, immersi nella natura incredibilmente selvaggia e col rumore di una scrosciante vicina cascata…

L’escursione terminerà nel primo pomeriggio, quindi è previsto anche un pranzo al sacco da consumare nella frescura della cascata adiacente al romitorio di Poggio Conte prima di tornare alle macchine.

Quota di partecipazione: 10 Eur (escluso pranzo al sacco)

per info e iscrizioni chiamare uno dei numeri seguenti :
Raffaele – 347 3599554 –
Massimo – 338 4220222 –
Mirco – 348 2946084 –
Presso il negozio Runner – via del Campo Sportivo Scolastico, Viterbo

 

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.